Lampade da tavolo e da parete degli anni '20.
La forma di questa lampada risale probabilmente a un disegno di Wolfgang Tümpel, i cui lavori in metallo del periodo d'oro di Burg Giebichenstein e del Bauhaus di Weimar raggiungono oggi prezzi elevati alle aste. Avevamo un originale in lamiera d'acciaio e vetro di finestra, il cui design modesto testimoniava la carenza di materiali nei primi anni dopo la Prima Guerra Mondiale. Ora abbiamo la base della lampada da tavolo fusa in ottone e le coperture in vetro tornite in ottone, con un peso stabile di 1,2 kg. Il cilindro in vetro opalino triplex soffiato a bocca con un diametro di otto centimetri richiede l'utilizzo di lampade a candela (E14). La lampada da tavolo e le lampade da parete che ne sono derivate sono bellissime testimonianze di un approccio al design che permette alle forme tradizionali (in questo caso il candeliere) di risuonare in modo oggettivo e non sentimentale in nuovi mondi tecnici (in questo caso la luce elettrica).